EWYS-4Z

Schema e tabella kit idronico

Opzioni

OPZ. 58

OPZ. 115

TT

e

g

a/b

PI

d

TT

c

f

TS

E

v

a

p

o

r

a

t

o

r

e

FS

j

Legenda

a

Pompa singola

b

Pompa twin

c

Scarico 1⁄2" NPT

d

Valvola riempimento automatico

e

Raccordo con tappo 1⁄4" NPT

f

Valvola di sicurezza

g

Riscaldatore elettrico

j

Filtro acqua

TT

Sensore di temperatura

TS

Interruttore termico

PI

Manometro

FS

Flussostato

Contenuto d'acqua dell’impianto

Tutti gli impianti ad acqua calda e refrigerata necessitano di tempo

per reagire alle variazioni del carico. In caso di unità multifunzione,

la macchina segue il setpoint lato acqua fredda e quello lato

acqua calda. Il controllo della capacità di raffrescamento e

riscaldamento dell’unità avviene tramite la gestione del carico dei

compressori (con VFD) e tramite cicli indipendenti di ogni circuito

tra le seguenti modalità di funzionamento: solo raffrescamento,

raffrescamento + riscaldamento e solo riscaldamento. Il potenziale

di cortocircuito esiste, di solito, quando il carico di raffrescamento

e riscaldamento scende al di sotto della capacità minima dell’unità

o nei sistemi con volumi d'acqua insufficienti.

Gli elementi da tenere in considerazione per la progettazione

del volume d’acqua nel sistema sono il carico minimo di

riscaldamento e raffrescamento; la capacità minima dell’unità in

raffrescamento e riscaldamento; i tempi di commutazione della

modalità di funzionamento per ogni circuito; per quanto riguarda

il riscaldamento, occorre considerare anche gli effetti dello

sbrinamento.

Il contenuto d’acqua è necessario per assicurare il funzionamento

stabile dell’impianto e un controllo accurato della temperatura.

Per determinare il valore giusto, tutti i componenti del sistema

devono essere presi in considerazione, oltre alla configurazione

dell’impianto e alla strategia di controllo attuata.

Supponendo l’assenza di variazioni improvvise di carico e che l’impianto di

refrigerazione abbia un turndown ragionevole, si applica la regola empirica

di “6,5 litri per kW” per le applicazioni di riscaldamento e raffrescamento

degli ambienti. Il contenuto d’acqua si calcola sulla base della regola dei

“6,5 litri per kW”, ed è inteso come il volume d’acqua utile passante negli

scambiatori lato caldo e freddo.

In presenza di eventuali bypass che causano il corto circuito dell’acqua di

alimentazione con quella di ritorno, il volume utile risultante sarà inferiore,

determinando l’instabilità del sistema.

Nelle applicazioni di riscaldamento o raffreddamento di processi, di solito

è richiesta un’elevata precisione e stabilità della temperatura dell’acqua

di alimentazione. In tutti questi casi, il contenuto d’acqua minimo

da considerare dovrebbe essere maggiore rispetto a quello ottenuto

tramite la regola dei “6,5 litri /kW”. In questa situazione, il progettista deve

effettuare un’analisi più approfondita, che consideri tutte le caratteristiche

del sistema e le aspettative dell’utente finale.

Per ottenere il volume d’acqua minimo corretto, potrebbe essere

necessario aggiungere un serbatoio inerziale al circuito. La soluzione

consiste nell’utilizzo di un serbatoio inerziale a due attacchi, da installare

sul lato di ritorno dal sistema all’unità.

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